Aggiornamento dai nostri produttori palestinesi
Come donare: via bonifico o versamento in conto corrente postale, specificando nella causale “Erogazione liberale per PARC-Palestina”.
Conto bancario IBAN: IT 26 B 08081 11610 000306006582
Conto Corrente postale n° 1058137025
Intestati a Fondazione Altromercato, Via Roma 61, Bolzano.
Il nostro storico partner PARC aveva un ufficio centrale e un centro di formazione a Gaza City entrambi andati distrutti, nella zona di Zeitun, in questo momento impossibile da raggiungere perché sotto controllo militare israeliano; ha anche altri 4 piccoli uffici in varie aree della Striscia (Rafah, Khan Yunis, Deir El Balah, North Gaza)
PARC ha 43 dipendenti, attualmente tutti sfollati in quanto le loro case sono state distrutte, e collabora con 150 volontari sui vari progetti sul territorio.
A causa della situazione e dell’inaccessibilità quasi totale della Striscia, PARC ha definito due modalità di intervento attuabili tramite i volontari in loco: supporto in campi profughi non Unwra e sostegno nelle abitazioni di privati che ospitano fino a 100 persone sfollate in ogni casa.
Fino ad oggi PARC come organizzazione non ha avuto la possibilità di entrare nella Striscia con prodotti alimentari e generi vari provenienti da fuori i confini, quindi l’unica azione attuabile è stata ed è tuttora quella di acquistare prodotti alimentari, di igiene e no food direttamente dentro Gaza e redistribuirli in box (vedi il documento Parc’s interventions in Gaza Strip).
Per dare un’idea della drammaticità della situazione economica in passato un “Food basket” da 100 Shekel (circa 25 euro) comprendeva 30 kg di prodotti alimentari e per l’igiene di vario tipo, oggi un “Food basket” da 100 Shekel comprende solo 2 kg di derrate. Una bottiglietta di acqua è arrivata a costare 7 euro.
Ad oggi quindi come consorzio Altromercato abbiamo avuto come unico strumento di supporto, richiesto esplicitamente da PARC, l’invio diretto di denaro utilizzabile nell’immediato. I pagamenti non sono rapidi in quanto vi sono diversi livelli di controllo da soddisfare, e vengono richieste molte informazioni aggiuntive.
Il nostro partner ci tiene molto a ringraziare voi tutti e a sottolineare quanto questo contributo sia importantissimo per loro, perché volontario e fatto da persone fisiche che sostengono il loro lavoro e la loro causa.
La straordinaria importanza di questi versamenti è legata al fatto che PARC può utilizzare il denaro immediatamente e con flessibilità ove si presenta il bisogno, rispetto a quelli stanziati dalle agenzie internazionali.
In attesa dell’apertura dei confini di Gaza agli aiuti, continua intanto la raccolta fondi per la campagna Building Hope for Gaza alla quale il consorzio Altromercato sta attivamente partecipando e che ha come obiettivo l’acquisto di cous cous e altri prodotti alimentari dai contadini della Cisgiordania e la distribuzione dentro la Striscia di Gaza, quando questo sarà possibile.
Ad oggi, grazie al contributo prezioso della campagna di Altromercato e di altre organizzazioni di commercio equo a livello internazionale, sono riusciti come network a raccogliere oltre 70.000 euro.
Ci hanno comunicato una bella notizia: hanno finalmente potuto stipulare un accordo con un’organizzazione partner in Giordania, Jordan Hashemite Charity Organization, e sembra che ci sia finalmente la possibilità di far entrare nelle Striscia attraverso il varco di Karm Abu Salem i prodotti comprati e prodotti nel West Bank inserendoli nei loro convogli di aiuti.
AOWA
A fine gennaio c’è stato un incontro tra Mr Izzat di PARC e la Presidente di AOWA Miss Sawsan per costruire un accordo e una collaborazione tra due realtà che operano da anni in questo contesto tanto complesso. Questo accordo formale ha permesso di far sì che una parte della raccolta fondi promossa da Altromercato, Equo Garantito e ‘Associazione delle lavoratrici e lavoratori di Altromercato, verrà dedicata anche ad AOWA e ai progetti di emergenza che stanno realizzando in questo momento.
È infine notizia di questi giorni che le nostre partner produttrici sono riuscite a riavviare a Jenin il loro laboratorio danneggiato durante diverse incursioni, riprendendo l’attività di incontri delle donne e bambini, e successivamente della produzione dei saponi. Abbiamo infatti grazie a voi tutti potuto anticipare il prossimo ordine di saponi, che sarà previsto per Maggio o Giugno 2024.