In marcia per la pace
Pace: femminile, plurale.
Appuntamenti del coordinamento cittadino inMARCIA per la PACE 2023.
Sabato 6 maggio 2023, ore 17.00, Venezia, Rialto, Calle del Carbon di fronte alla
targa che ricorda Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, prima donna laureata al mondo.
Marcia per la Pace con arrivo al Monumento alla Partigiana, ai Giardini della
Biennale
Richiesta alla città di Venezia di aderire all’appello delle città a favore del Trattato di
proibizione delle armi nucleari – TPNW
ore 19.30, intervento conclusivo di Erica Berti, presidente sez. ANPI
Riva Sette Martiri, Venezia
In Marcia Per La Pace è un coordinamento informale di molte realtà del territorio
metropolitano di Venezia, che da anni promuovono iniziative di sensibilizzazione sul tema
della pace, tema che nell’ultimo anno è divenuto più urgente e all’attenzione di tutte le
persone a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Si tratta di realtà molto diverse tra loro,
ma che condividono la visione di una società inclusiva e che si impegnano per la
convivenza pacifica delle cittadine e dei cittadini.
Tra uccidere e morire c’è una terza via: vivere (Christa Wolf, Cassandra)
Partiremo dal luogo dove ha vissuto Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, filosofa ed erudita,
che nel 1678, prima donna al mondo, riuscì a ottenere la laurea all’università di Padova,
per raggiungere il monumento alla partigiana, ai giardini della Biennale, simbolo di tutte le
donne che hanno sofferto sotto il regime fascista e che si sono ribellate, combattendo
armate, ma anche e soprattutto rischiando la vita come staffette, soccorrendo feriti,
nascondendo i ricercati, portando sul corpo i segni dell’orrore della guerra e che poi si
sono spese per ricostruire dalle macerie una società migliore. Donne che non vogliamo
dimenticare, anche se di moltissime non abbiamo mai conosciuto il nome.
Finora hanno aderito più di 30 realtà:
Movimento dei Focolari, Punto Pace Pax Christi – Venezia, Associazione Esodo,
Ecoistituto del Veneto, Coop. El Fontego, GIT Banca Etica – Venezia, Emergency –
Venezia, Mediterranea Venezia, Amnesty International – Mestre, ANPI – sez E.Ferretto –
Mestre, Auser – Mirano, Ass. Rosa Bianca, CGIL Venezia, CISL Venezia, ANPI Provinciale
Venezia, Assopace Palestina, Giuristi Democratici – Venezia, ACLI Venezia, Centro Pace
– Mirano, Unione Donne Italiane e Kurde, Presidio Libera “Vittime dei Veleni del
Petrolchimico” Venezia e Terraferma, Donne in nero del miranese e riviera del Brenta,
Gruppo di Lavoro via Piave, Gruppo Emergency del Miranese, La Settima Stanza – scuola
di poesia, Waves, Gruppo Poesia Comunità di Mestre, Gruppo di preghiera Taizè –
Mestre, Coop. MagVenezia, Associazione Mani Tese Veneto, Palabra en el Mundo (FIP)
per Venezia, Unione degli Universitari – UDU Venezia, Rete degli Studenti Medi Venezia –
Mestre, ANPI – sez. Sette Martiri – Venezia
L’informazione dominante spesso banalizza i conflitti, riducendoli ad una sorta di questioni
di tifoseria; con questi incontri di approfondimento cerchiamo di cogliere invece la
complessità delle questioni analizzate e di individuare i semi di pace da cui poter ripartire.
Quest’anno abbiamo voluto indagare il tema della pace con uno sguardo femminile. Il
nostro punto di partenza è la considerazione che la guerra è l’espressione di una società
patriarcale che considera non solo la natura, ma anche le persone oggetti e strumenti di
dominio. Non solo i territori dunque, ma anche i corpi delle donne diventano terreno di
battaglia. Lo stupro come strumento di guerra e la donna come procreatrice di prole per la
patria sono due facce della stessa medaglia. Lo abbiamo visto nella terribile recente
guerra nella ex Jugoslavia, lo vediamo oggi in quella in Ucraina e nelle repressioni in Iran.
Forse è anche da questa consapevolezza che le donne sono impegnate da sempre in prima fila nelle proteste contro la guerra. Abbiamo cercato di indagare e portare alla luce il
contributo delle donne non solo contro la guerra, ma anche per una società di pace,
contributo che segue strade inconsuete e creative e che è spesso poco conosciuto.
Con la marcia attraverso la città di Venezia vogliamo ricordare il contributo che tante
donne nel corso dei secoli hanno voluto dare al nostro paese, alla nostra città. Donne fuori
dagli schemi che le volevano solo spose obbedienti, madri o monache. Donne che con
fatica si sono ribellate a un destino che sembrava già segnato, per affermarsi come
persone, cittadine, portatrici di sogni e ideali, capaci di immaginare una società più
inclusiva, rispettosa e libera per tutti e tutte.
6 Maggio 2023 ore 17,00
Ritrovo in Riva del Carbon, Venezia
di fronte alla targa Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al
mondo (Calle del Carbon)
Richiesta alla Città di Venezia ad aderire all’Appello delle Città a favore del
Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari – TPNW
Percorso attraverso la città fino al Monumento alla Partigiana – Giardini di
Sant’Elena
Ore 19,30: Intervento conclusivo
Erica Berti, presidente della sez. ANPI – Riva Sette Martiri – Venezia
Lettura appelli: – accoglienza obiettori russi, bielorussi ed ucraini
– per una difesa nonviolenta europea